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Perchè spegnere la tv?- pochi e semplici motivi x disinfettarci la mente, con un clic ;) -

Hola! Stasera mi voglio ricollegare all'art. su 'I Raccomandati' e voglio parlarvi della televisione; in particolare, sul xkè dovremmo SPEGNERLA! V'inchiodo su questa paginetta su suggerimento di un mio amico (?), che ha definito il mio articolo con una frase chiara e precisa:'it doesn't works'...tradotto letteralmente in romano= N.C.S= Non ci siamo!! E vabbè... dopo un lungo confronto è riuscito a convincermi ed eccomi qua...contenti??!! Ehh...immagino =.='' Dunque, ognuno di noi si presume abbia la tv a casa, giusto? E non fate finta di nulla, xkè co tutti sti digitali, le offerte, gli schermi iper fighi, che quasi ti fanno mettere in discussione i tuoi 10/10, c'è poco da fingere! Bene..è sera, siete stanchi dopo una lunga giornata di lavoro, studio, sport, chiacchiere inutili della gente, shopping (e pure quello stanca assai)e vi volete solo fare una buona mangiata e spalmarvi sul divano, davanti a un bel film, oppure a una trasmissione intere...

Qualcosa è cambiato

Il romanziere Melvin Udall vive la sua solitaria vita, a cavallo tra il suo appartamento, l'odio pluri- affermato per il suo vicino di casa gay, Simon e un ristorante dove va tutti i giorni a pranzo. E' un misantropo razzista, che soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo. Al ristorante si porta le posate di plastica per paura dei germi; per strada non si fa sfiorare da nessun passante e sta attento a non pestare le crepe della strada, o le quadrettature dei marciapiedi. Come se non bastasse ha un caratteraccio, che lo porta ad allontanare bruscamente qualsiasi persona tenti una relazione, seppur di civile convivenza. Il suo cuore gelido viene prima incrinato dall'entrata di Verdell, il cane di Simon, che in seguito a un' aggressione deve affidarlo a qualcuno, poi dalla dolce e attenta Carol, single e madre di un figlio perennemente malato, che le assorbe tutte le energie e gli spazi privati. Simon, in seguito all'aggressione ha perso l'ispirazione artistica e ...

VERGOGNA X 'I RACCOMANDATI'

Uno schifo schifoso! E qui mi do alla pazza gioia, xkè posso scrivere ciò che voglio! Dunque...ieri sera ho tentato di assistere a una trasmissione, anziché infilare uno dei miei innumerevoli dvd e anestetizzarmi, magari nel mondo di 'Harry Potter'...risultato? Incazzatura, nervosismo a 1000 e delusione! Trasmissione presentata da Pupo, ed è già tutto dire; ospiti della giuria, basta che vi cito Emanuele Filiberto e Valeria Marini!!!! Ragazzi cosa c'entrano questi, con la musica e la canzone, s'intende, di qualità? Il primo è un venduto che è arrivato al secondo posto a Sanremo non si sa come! E la seconda... la vogliamo commentare? Tette e culi a buon mercato: ma basta!! Il sito di riferimento è www.nuovitalenti.rai.it , quindi si evince che i protagonisti della trasmissione sono i nuovi talenti sostenuti dai "personaggi già noti" ( e anche qui vorrei approfondire). A distogliere da questa ovvietà, la parentesi introduttiva in sovrimpressione, dove ci sono sc...

Il posto delle fragole di Ingmar Bergman

Raccogliendo maggiori informazioni per la realizzazione della critica su 'Harry a pezzi', mi sono imbattuta in una recensione, dove il film veniva messo a confronto con 'Il posto delle fragole' di Ingmar Bergman e avendo già visto 'Donne in attesa' dello stesso regista ho voluto provare anche questo. Il risultato di questo mio modesto esperimento è stato che trovo molto più elegante, pieno e sofisticato quello di Bergman, che con accurata narrazione degli eventi mostra la vita curiosa di un vecchio di 78 anni, ex dottore, prossimo al suo Giubileo( alto riconoscimento accademico), che sceglie di cambiare la sua vita, la mattina di un 1° Giugno. Le analogie tra le due pellicole sono in effetti parecchie. Un uomo riconosciuto professionalmente, ma che per tutta la sua vita non ha fatto altro che collezionare insuccessi relazionali, si vede di punto in bianco, prima tramite un sogno, poi tramite la sua governante e in seguito col viaggio in macchina e con le bizzarr...

Harry a pezzi di Woody Allen

Harry Block, un noto scrittore subisce il famoso 'blocco' (da notare la rima col suo cognome) e comincia a rovistare nella sua vita e poi nei suoi romanzi (per lo più autobiografici), alla ricerca di un equilibrio psico-fisico e di una nuova ispirazione. Ad aggiungere un notevole carico alla sua fragile condizione emotiva e psichica giungono le forti critiche dei suoi familiari e soprattutto delle sue ex, che lo accusano di aver pubblicato 'senza troppi sforzi fantasiosi di camuffamento' cose intime e riservate. Ciliegina sulla torta, alla follia di questa trama, l'invito ufficiale della vecchia università di Harry che vuole onorarlo, sebbene lo abbia buttato fuori, che mette il nostro protagonista alla disperata ricerca di qualcuno che lo accompagni. Questo viaggio esilarante, a limite tra conscio e subconscio, a cavallo tra realtà e finzione è ricco di flash back, 'rewind', tuffi nella narrazione e visioni allucinogene dei personaggi dei suoi romanzi, che ...

Il richiamo della foresta

Buck è un San Bernardo- pastore scozzese e vive nell'assolata Santa Clara, nella famiglia di un ricco signore; è orgoglioso della sua vita e delle sue origini, perché discende da una lunga dinastia di bei cani. Un giorno viene portato via e venduto a un uomo 'dal maglione rosso', che insegna a Buck la 'legge del bastone e della zanna' costringendolo a prendere consapevolezza del suo essere semplice cane. Da qui lunghe sono le peripezie che Buck deve affrontare. Viene comprato da un tale che lo lega a una slitta e gli fa percorrere migliaia di chilometri facendogli rimpiangere la sua vecchia e comoda vita e mettendolo a confronto con altri cani, dei quali assiste persino la morte. Impara a vivere nelle terre selvagge dell'Alaska, a patire il freddo e la fame e in ultimo a riconoscere in se stesso una forza e un richiamo selvaggio tale, da renderlo un cane più unico che raro. Toccante e famosissimo libro di Jack London uscito nel 1903, mi ha attirata per il tit...

POETI DELL'INFERNO di Agnieszka Holland

La travagliata vita dei due poeti Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, interpretati dagli stravaganti Leonardo Di Caprio e David Thewlis. Regia di Agnieszka Holland uscito nel 1995, sceneggiatura tratta dal pezzo teatrale del 1967 di Christopher Hampton, che nel film troviamo interpretare il ruolo del giudice belga è uno dei film che ho più a memoria del Liceo. Sono ovviamente rimasta sconcertata dalle scene di nudo e dalla scena di sesso tra i due protagonisti, ma forse ancor più, dalla veridicità del film in se per se. La regista infatti sembra non voler usare alcun filtro e mostra senza problemi dinamiche e intrecci di vita realmente vissuta. C'è tormento, dubbio, passione; c'è il genio che si trova conteso tra i rigidi schemi sociali e le fulgide aspirazioni artistiche, concetto immortale e immutabile, che non accenna a svanire neppure oggi. Non c'era la libertà di poter essere ciò che si era, con tutti i pro e i contro; ci si DOVEVA ACCONTENTARE a testa bassa e mostrare per...