Social Network:autismo sociale o potere salvifico?
Giorni fa riflettevo con un'amica su FB.
Quali effetti provocheranno, queste nuove forme di comunicazione, quali appunto FB, ma anche Messenger, nelle persone?
Due opzioni: autismo sociale o potere salvifico?
E' indiscussa l'utilità di questi programmi, ma quanto ci atrofizzano i sensi? Quanta voglia abbiamo poi, una volta chiusa la pagina di FB di chiamare un amico, vedersi e parlare REALMENTE? Di andare incontro all'ipotesi di uno scontro creatosi per opinioni diverse? Di provare emozioni fisiche? Di risentire impulsi che oggi possono essere ritenuti scandalosamente eccessivi?
Viviamo inconsciamente (o consciamente) nell'Era del Contegno, della Repressione di quanto si sente e si pensa. Non pensiamo, che tutto quel parlare chiaro e diretto delle radio, tutto quel dimostrare continuo in maniera sfacciata e spregiudicata della televisione siano l'esempio, che quanto sto dicendo è in realtà l'opposto, perchè non credo sia cosi! Credo che abbiamo cominciato ad usare QUESTO modo di fare per proteggerci da quanto CAOS in realtà c'è dentro di noi e di quanta PAURA abbiamo di ENTRARE dentro a quel caos e di VIVERCELO pienamente. Prima dei social network, l'uomo quando provava paura tremava; quando era felice rideva, saltava e gridava; quando aveva dei dubbi ci si allambiccava il cervello e quando era innamorato, lo dimostrava. Ora usiamo espressioni tipo " Brrrr" per esprimere paura; faccine chiamate 'smiles' " =) " per esprimere gioia; "Mmm" per il dubbio e creiamo un cuore con due tasti "<3">
Viviamo inconsciamente (o consciamente) nell'Era del Contegno, della Repressione di quanto si sente e si pensa. Non pensiamo, che tutto quel parlare chiaro e diretto delle radio, tutto quel dimostrare continuo in maniera sfacciata e spregiudicata della televisione siano l'esempio, che quanto sto dicendo è in realtà l'opposto, perchè non credo sia cosi! Credo che abbiamo cominciato ad usare QUESTO modo di fare per proteggerci da quanto CAOS in realtà c'è dentro di noi e di quanta PAURA abbiamo di ENTRARE dentro a quel caos e di VIVERCELO pienamente. Prima dei social network, l'uomo quando provava paura tremava; quando era felice rideva, saltava e gridava; quando aveva dei dubbi ci si allambiccava il cervello e quando era innamorato, lo dimostrava. Ora usiamo espressioni tipo " Brrrr" per esprimere paura; faccine chiamate 'smiles' " =) " per esprimere gioia; "Mmm" per il dubbio e creiamo un cuore con due tasti "<3">
Beh, fino a qualche anno fa io non avrei potuto conoscere questi tuoi pensieri, almeno non in questo modo...
RispondiEliminaLa tecnologia credo che sia, e debba restare, un mezzo, mai un fine. La tecnologia di per sé è "neutra", è il nostro utilizzo che la rende moralmente giudicabile.
Quello che voglio dire è che senza tecnologia non avresti potuto scrivere su un blog, magari avresti scritto su un diario ma non è la stessa cosa e credo che questo utilizzo che ne stai-stiamo facendo abbia un valore "migliorativo" per le nostre vite perchè ci permette di conoscerci meglio. Non credi?
Sicuramente,come ho premesso è indiscussa la sua utilità...ma è ovvio che l'eccesso,anche in questo campo (come d'altronde in tutti) porta,secondo me,ad autismo sociale, per i motivi e i ragionamenti sopra elencati.Non nego con ciò,che sia utile...visto appunto che sono io per prima ad usarla!Comunque è vero... "è il nostro utilizzo che la rende moralmente giudicabile".
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