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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Troppo fuori o troppo dentro?

Anni fa vivevo un sogno. Cresciuta com'ero con la certezza ferrea che avrei incontrato facilmente, qualcuno che mi avrebbe amato totalmente e follemente incontrai un giorno il mio primo amore. Come poterlo scordare? Un sogno. Il sogno però finì miseramente e mi lasciò con un vuoto cosmico interiore che forse ancor oggi stento a riempire. Ed eccomi qui, innamorata ovviamente di un amore impossibile, circondata da nuvole di persone che hanno odori diversi ma stessi sguardi vaghi, con un lavoro turbolento come il mio animo, col cuore che scrolla le ali, pronto a librarsi verso mete sconosciute. Vengo amata pazzamente da persone verso le quali nutro un affetto sincero, ma non di più; vengo odiata da gente che a malapena sa il mio nome e credetemi ben pochi fatti per motivare l'astio. Vengo allontanata perché 'non è il momento'...ed è cosi che ruzzolo per tentativi, con una strana sensazione nello stomaco, con un ricordo lontano che mi attrae verso un pensiero credo pe

BREAKING DAWN PART 2- THE TWILIGHT SAGA

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Si è risvegliata. Finalmente Bella potrà vivere per sempre col suo amato Edward e la figlioletta Renesmee. Al risveglio in quella che è ormai la sua seconda vita, Bella scopre subito i vantaggi dell'essere un vampiro. La sua vista si è accentuata, riuscendo a cogliere ogni più piccolo dettaglio dell'ambiente che la circonda, come i granelli di polvere o una goccia d'acqua che cola da un vaso. La velocità che ha acquisito la fa volare subito tra le braccia di suo marito, che ansioso l'aspettava "dall'altra parte" e insieme affrontano il momento per me più bello di tutto il film: la prima caccia. Bella è scalza e indossa un semplicissimo vestito blu, la sua pelle è candida e marmorea, e i suoi occhi ... di fuoco! Corre felice, sorpresa e divertita tra i boschi di Forks, aumentando la velocità sempre di più, sempre di più, sfidando il marito in una corsa divertente e liberatoria, finché Edward non la blocca e le fa ascoltare il mondo, con il suo n

Ironic

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E' ironico. Lo è davvero ... Passi una vita convincendoti che quello che sei è quello che gli altri vedono e dicono di te. Vagabondi ubriaca di 'tu sei', di 'io so che tu un giorno' e rutti sola consapevolezza altrui. Ti trastulli in 'un giorno dopo l'altro, un giorno dopo l'altro' finché perdi di vista persino il perché ti sei messo su quella strada e cosa diavolo ci stai facendo ancora. Poi arriva un giorno uno stronzetto nella tua vita, ti dice un paio di cose e se ne va.  E tu resti come un'idiota impalata, a faticare a metabolizzare quelle parole e la tua vista ruota fino a trascinarsi via Tutto. Resti a fissare un cielo scuro puntellato di stelle fioche, lontane e ricominci ad interrogarti su te stessa, proprio nel momento in cui tutti quei 'tu sei' e quei 'io so che tu un giorno' ti stavano, tutto sommato, convincendo. Ritorni a casa stordita e affaticata, come Forrest Gump dopo aver corso per anni; ritorni e ti

A mio Padre

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Ed è ad un quarto di secolo che tu torni nella mia vita, trasportato ruzzolante, come le conchiglie che tanto ami raccogliere. Ho smesso di respirare quando il tuo nome ha lampeggiato e mi fischiavano le orecchie sulle infinite possibilità di quell'avvenimento. La tua voce ... quasi l'avevo dimenticata ... Sentirti pronunciare quegli adorabili nomignoli che da piccola mi dicevi, quando al vederti mi si illuminava lo sguardo e ti correvo incontro per abbracciarti incurante dell'olio di macchina sulla tua inconfondibile tuta blu e delle mie macchie verdi sulle calze candide da Principessa... dovevo stringermi a te. Vedere poi i tuoi occhi, che sono i miei colmi delle stesse emozioni che di riflesso si specchiano e quasi acciecano, ma che subito si ricompongono dietro l'orgoglio che ci riveste di dignità. Per quanto t'ho cercato tra i volti dei passanti? Per quanto ho sobbalzato pensando di averti intravisto qui o laggiù? Ho la tua emotiv