Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Perchè spegnere la tv?- pochi e semplici motivi x disinfettarci la mente, con un clic ;) -

Hola! Stasera mi voglio ricollegare all'art. su 'I Raccomandati' e voglio parlarvi della televisione; in particolare, sul xkè dovremmo SPEGNERLA! V'inchiodo su questa paginetta su suggerimento di un mio amico (?), che ha definito il mio articolo con una frase chiara e precisa:'it doesn't works'...tradotto letteralmente in romano= N.C.S= Non ci siamo!! E vabbè... dopo un lungo confronto è riuscito a convincermi ed eccomi qua...contenti??!! Ehh...immagino =.='' Dunque, ognuno di noi si presume abbia la tv a casa, giusto? E non fate finta di nulla, xkè co tutti sti digitali, le offerte, gli schermi iper fighi, che quasi ti fanno mettere in discussione i tuoi 10/10, c'è poco da fingere! Bene..è sera, siete stanchi dopo una lunga giornata di lavoro, studio, sport, chiacchiere inutili della gente, shopping (e pure quello stanca assai)e vi volete solo fare una buona mangiata e spalmarvi sul divano, davanti a un bel film, oppure a una trasmissione intere

Qualcosa è cambiato

Il romanziere Melvin Udall vive la sua solitaria vita, a cavallo tra il suo appartamento, l'odio pluri- affermato per il suo vicino di casa gay, Simon e un ristorante dove va tutti i giorni a pranzo. E' un misantropo razzista, che soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo. Al ristorante si porta le posate di plastica per paura dei germi; per strada non si fa sfiorare da nessun passante e sta attento a non pestare le crepe della strada, o le quadrettature dei marciapiedi. Come se non bastasse ha un caratteraccio, che lo porta ad allontanare bruscamente qualsiasi persona tenti una relazione, seppur di civile convivenza. Il suo cuore gelido viene prima incrinato dall'entrata di Verdell, il cane di Simon, che in seguito a un' aggressione deve affidarlo a qualcuno, poi dalla dolce e attenta Carol, single e madre di un figlio perennemente malato, che le assorbe tutte le energie e gli spazi privati. Simon, in seguito all'aggressione ha perso l'ispirazione artistica e

VERGOGNA X 'I RACCOMANDATI'

Uno schifo schifoso! E qui mi do alla pazza gioia, xkè posso scrivere ciò che voglio! Dunque...ieri sera ho tentato di assistere a una trasmissione, anziché infilare uno dei miei innumerevoli dvd e anestetizzarmi, magari nel mondo di 'Harry Potter'...risultato? Incazzatura, nervosismo a 1000 e delusione! Trasmissione presentata da Pupo, ed è già tutto dire; ospiti della giuria, basta che vi cito Emanuele Filiberto e Valeria Marini!!!! Ragazzi cosa c'entrano questi, con la musica e la canzone, s'intende, di qualità? Il primo è un venduto che è arrivato al secondo posto a Sanremo non si sa come! E la seconda... la vogliamo commentare? Tette e culi a buon mercato: ma basta!! Il sito di riferimento è www.nuovitalenti.rai.it , quindi si evince che i protagonisti della trasmissione sono i nuovi talenti sostenuti dai "personaggi già noti" ( e anche qui vorrei approfondire). A distogliere da questa ovvietà, la parentesi introduttiva in sovrimpressione, dove ci sono sc

Il posto delle fragole di Ingmar Bergman

Raccogliendo maggiori informazioni per la realizzazione della critica su 'Harry a pezzi', mi sono imbattuta in una recensione, dove il film veniva messo a confronto con 'Il posto delle fragole' di Ingmar Bergman e avendo già visto 'Donne in attesa' dello stesso regista ho voluto provare anche questo. Il risultato di questo mio modesto esperimento è stato che trovo molto più elegante, pieno e sofisticato quello di Bergman, che con accurata narrazione degli eventi mostra la vita curiosa di un vecchio di 78 anni, ex dottore, prossimo al suo Giubileo( alto riconoscimento accademico), che sceglie di cambiare la sua vita, la mattina di un 1° Giugno. Le analogie tra le due pellicole sono in effetti parecchie. Un uomo riconosciuto professionalmente, ma che per tutta la sua vita non ha fatto altro che collezionare insuccessi relazionali, si vede di punto in bianco, prima tramite un sogno, poi tramite la sua governante e in seguito col viaggio in macchina e con le bizzarr

Harry a pezzi di Woody Allen

Harry Block, un noto scrittore subisce il famoso 'blocco' (da notare la rima col suo cognome) e comincia a rovistare nella sua vita e poi nei suoi romanzi (per lo più autobiografici), alla ricerca di un equilibrio psico-fisico e di una nuova ispirazione. Ad aggiungere un notevole carico alla sua fragile condizione emotiva e psichica giungono le forti critiche dei suoi familiari e soprattutto delle sue ex, che lo accusano di aver pubblicato 'senza troppi sforzi fantasiosi di camuffamento' cose intime e riservate. Ciliegina sulla torta, alla follia di questa trama, l'invito ufficiale della vecchia università di Harry che vuole onorarlo, sebbene lo abbia buttato fuori, che mette il nostro protagonista alla disperata ricerca di qualcuno che lo accompagni. Questo viaggio esilarante, a limite tra conscio e subconscio, a cavallo tra realtà e finzione è ricco di flash back, 'rewind', tuffi nella narrazione e visioni allucinogene dei personaggi dei suoi romanzi, che

Il richiamo della foresta

Buck è un San Bernardo- pastore scozzese e vive nell'assolata Santa Clara, nella famiglia di un ricco signore; è orgoglioso della sua vita e delle sue origini, perché discende da una lunga dinastia di bei cani. Un giorno viene portato via e venduto a un uomo 'dal maglione rosso', che insegna a Buck la 'legge del bastone e della zanna' costringendolo a prendere consapevolezza del suo essere semplice cane. Da qui lunghe sono le peripezie che Buck deve affrontare. Viene comprato da un tale che lo lega a una slitta e gli fa percorrere migliaia di chilometri facendogli rimpiangere la sua vecchia e comoda vita e mettendolo a confronto con altri cani, dei quali assiste persino la morte. Impara a vivere nelle terre selvagge dell'Alaska, a patire il freddo e la fame e in ultimo a riconoscere in se stesso una forza e un richiamo selvaggio tale, da renderlo un cane più unico che raro. Toccante e famosissimo libro di Jack London uscito nel 1903, mi ha attirata per il tit

POETI DELL'INFERNO di Agnieszka Holland

La travagliata vita dei due poeti Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, interpretati dagli stravaganti Leonardo Di Caprio e David Thewlis. Regia di Agnieszka Holland uscito nel 1995, sceneggiatura tratta dal pezzo teatrale del 1967 di Christopher Hampton, che nel film troviamo interpretare il ruolo del giudice belga è uno dei film che ho più a memoria del Liceo. Sono ovviamente rimasta sconcertata dalle scene di nudo e dalla scena di sesso tra i due protagonisti, ma forse ancor più, dalla veridicità del film in se per se. La regista infatti sembra non voler usare alcun filtro e mostra senza problemi dinamiche e intrecci di vita realmente vissuta. C'è tormento, dubbio, passione; c'è il genio che si trova conteso tra i rigidi schemi sociali e le fulgide aspirazioni artistiche, concetto immortale e immutabile, che non accenna a svanire neppure oggi. Non c'era la libertà di poter essere ciò che si era, con tutti i pro e i contro; ci si DOVEVA ACCONTENTARE a testa bassa e mostrare per

Invictus

1995 Nelson Mandela è il nuovo Presidente del Sud Africa. Il paese è profondamente diviso, è completamente assente lo spirito patriottico e il rugby, simbolo nazionale, sta perdendo credibilità e validità. Le cose non sono facili per il nuovo Presidente, ma grazie ad un'acutissima mossa umano-politica, Mandela riesce a far rinascere nell'intera popolazione, quella fiamma e quell'energia, tipica della calda Africa. La profonda fiducia nei suoi principi lo porta alla letterale conquista del suo paese, ma per riuscire in questo intento deve abbattere la rigidità interna, la mancanza di speranza e anche la mancanza di un leader, che creda profondamente nel paese. Semplice, ma efficace prodotto filmico, con un riuscitissimo Morgan Freeman nel ruolo di Mandela e con un incoraggiante Matt Damon, in Francois Pienaar, capitano degli Springboks, squadra nazionale. Come riuscire a trasmettere tanto calore, con un film che non ha una storia dalla struttura classica? Prendere l'Afr

IL LADRO DI ORCHIDEE

Il rinomato sceneggiatore Charlie Kaufman entra in crisi per la realizzazione della sceneggiatura, del romanzo intitolato 'Il ladro di orchidee' scritto dall'affermata giornalista, Susan Orlean. Il viaggio alla ricerca della giusta ispirazione, lo conduce a New York, su consiglio del fratello gemello Donald, dove Charlie tenta di conoscere meglio la scrittrice, ma invano. Il suo temperamento, infatti è di indole introversa, timida, la sua mente complessata e si oppone drasticamente a quella del fratello, che invece è carismatico, frizzante, espansivo e intraprendente. Nasce una competizione, che porta però all'unione dei due fratelli, anziché alla divisione e in ultimo è Donald ad incontrare Susan e ad intervistarla. Le risposte della giornalista però risultano false a Donald, che convince il fratello a volerne sapere di più pedinando la scrittrice, fino alla scoperta di una relazione extraconiugale di questa, con John Laroche, botanico e protagonista del suo romanzo. I

IL SIGNORE DELLE MOSCHE di Peter Brook

Film del 1963 diretto da Peter Brook e tratto dall'omonimo romanzo di William Golding mostra la sopravvivenza di una ventina di ragazzini a un terribile naufragio, nel quale nessun "grande" si è salvato. I piccoli si ritrovano su un'isola deserta e si organizzano per sopravvivere; tra questi, 4 in particolare hanno rilievo: Ralph, che viene democraticamente scelto come capo dell'intero gruppo, per la sua astuzia e la sua intelligenza; Bombolo, amico di Ralph, che dispensa consigli preziosi all'amico e che si prende cura dei bambini più piccoli; Simone, timido e introverso, tramite il quale si capisce il significato del titolo del romanzo e Jack, rappresentante del gruppo dei cacciatori, capoclasse e capo del coro, tipo arrogante, aggressivo e sanguinario. Quattro tipologie di persone che, anche se in un ambito cosi inusuale possono rappresentare serenamente una micro-società. Ralph, il capo dai buoni propositi, Bombolo il saggio, Simone il visionario e lo spir

Zabriskie Point di Antonioni

Anni '70, la situazione politico-economica si riversa nelle istituzioni e nelle menti della gente. L'Università è il simbolo stesso e mezzo tramite il quale, i ragazzi mostrano le loro opinioni e i loro disaccordi. Tra questi, Mark, giovane da poco avvicinatosi alla politica e alle idee rivoluzionarie dei suoi coetanei, si scopre del tutto discordante con i fervori altrui e abbandona una riunione scolastica con un:'Io sono disposto a morire, ma non di noia'. Giorni dopo, Mark viene arrestato, dopo un vano tentativo di far rilasciare un compagno e in seguito, con l'amico, si reca in un'armeria e compra una pistola. Scoppia però una rivolta all'università e nel caos, un poliziotto viene freddato. Il compagno di Mark dice di averlo visto in televisione nel momento dell'uccisione, cosi il ragazzo decide di scappare, entra in un aeroporto privato e ruba un monoplano dirigendosi poi, al deserto. Nel frattempo, una giovane ragazza Daria, saltuariamente segreta

Hereafter di Clint Eastwood

Un nuovo successo, per il talentuoso Clint Eastwood, che in collaborazione con Spielberg ha realizzato un altro capolavoro. Hereafter, che letterlamente vuol dire 'Aldilà' è l'intrecciarsi di tre storie su una stessa domanda:'Cosa c'è, se c'è, oltre la morte?' Una giornalista sopravvissuta a uno tsunami, un bambino al quale è morto il fratello gemello e un operaio sensitivo, che però rifiuta il suo dono corrono e si rincorrono su questa domanda, inconsciamente l'uno alla ricerca dell'altro, finchè Londra non consoliderà quest'affannosa corsa, mettendo la parola 'fine'. Eastwood gioca molto sul senso del destino, sulla casualità degli eventi e su quel lato della natura umana, da sempre e per sempre immutabile: la sete di conoscenza. Dice tutto senza dire niente e lo fa con una delicatezza e una sobrietà che merita una premiazione. Azzeccata la scelta degli attori, in particolar modo del bambino, Marcus, che esula finalmente dal classico ba

L'arte del sogno di Michel Gondry

Stephane è un ragazzo messicano che dopo la morte del padre, si fa convincere dalla madre francese ad andare a Parigi, per un "lavoro creativo". Il suo arrivo a Parigi, lo porta alla conoscenza diretta con la sua vicina di casa, Stéphanie, della quale il ragazzo s'innamora all'istante. Il lavoro si dimostra tutt'altro che creativo, ma Stephane decide di restare, per tentare la conquista della dolce Stéphanie. Il protagonista sembra essere un ragazzo del tutto normale, ma in realtà soffre di una strana sindorme, che gli fa confondere il sogno con la realtà e questo ferisce in molte occasioni Stéphanie, che nel frattempo si è anch'essa innamorata del giovane eccentrico. Visto che nella realtà il ragazzo non riesce a combinare nulla di buono tenta la conquista dell'amata in un altro campo: il sogno. La trama non è eccitante e neppure l'interpretazione degli attori, ma la cosa a rendere questo film particolare e memorabile è senza dubbio la grafica usata d

'Harry Potter e i Doni della Morte'

Ed eccoci giunti finalmente, dopo più di un decennio, al capitolo finale della saga, del mago più famoso al mondo. Capitolo cruciale, che non manca di sorprese e suspence e che, per ragioni tempistiche-commerciali viene diviso in due parti, la prima uscita nelle sale italiane recentemente e l'ultima in uscita il prossimo Luglio 2011. Dopo l'assassinio di Albus Silente, Harry e i suoi amici, Ron e Hermione sono alla ricerca degli horcrux, oggetti nei quali, tutti i poteri del Signore Oscuro sono stati intrappolati. Il trio tenta in tutti i modi di distruggerli e giunge a vittoria con l'annientamento della collana trovata con Silente, nell'episodio precedente, 'Harry Potter e il Principe Mezzosangue'. Ma altre complicazioni renderanno impossibile la vita ai tre maghetti, come varie complicazioni sentimentali che metteranno Harry e Ron, l'uno contro l'altro. Eccezionale, non c'è che dire! Mancano le parole, nel descrivere un capolavoro come questo. Seb

Dalla vita in poi

Rosalba ama di Danilo, detenuto in carcere per omicidio e per dimostrargli il suo amore decide di scrivergli una lettera al giorno, per tutta la durata della pena. La ragazza però, non trova le parole e si fa aiutare dalla sua amica Katia, brillante ma costretta su una sedia a rotelle. I sentimenti di Rosalba in pochi mesi svaniscono e in ultimo decide di smettere di scrivere a Danilo. Katia, nel frattempo, si è innamorata di Danilo e decide di continuare a scrivergli, all'insaputa dell'amica. Un giorno si reca a conoscere il ragazzo e grazie alla sua tenacia e astuzia riesce ad entrare nel carcere. Con la stessa forza di volontà spiega a Danilo la situazione e in breve, i due convolano a nozze. Le difficoltà però, non sono poche, prima fra tutte una certa ostilità da parte della guardia carceraria, interpretata da Pino Insegno. Cosa può aver colpito Katia, di un tipo come Danilo? I due, pur avendo vite differenti si somigliano moltissimo. Entrambi sono testardi e determinati