Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2011

Conferenza Stampa Il Gatto con gli Stivali

Hotel Hassler, piazza Trinità dei Monti. L’entrata dell’albergo pullula di macchine di gran lusso lucidate a specchio, di signore ben vestite in corsa sui tacchi, dei riflessi dei raggi del sole sull’ottone delle porte dell’albergo e tutti sono in trepidante attesa, della coppia che scoppia de Il Gatto con gli Stivali: Antonio Banderas e Salma Hayek. Entro un pò trafelata, ma agguerrita quanto basta per non farmi mettere da parte dalla calca. La sala è gremita e dopo poco il presentatore fa sfilare le due star. Applausi e fischi provengono a ondate e i volti sorridenti dei due divi, del produttore della Dreamwors Jeffrey Katzenberg e del regista Chris Miller vengono illuminati dai flash. Molte domande sono riferite alle affinità che i due attori hanno riscontrato con i personaggi del film d’animazione, sul come si sono sentiti in questa avventura cinematografica e sul doppiaggio. Le loro risposte sono semplici e mettono in evidenza la professionalità del cast che ha lavorato sodo per o

IL GATTO CON GLI STIVALI

Immagine
C’era una volta … no. Lui non vorrebbe che la sua storia iniziasse cosi:” roba da ‘ninos’!”, direbbe! Meglio narrare con cronaca gli avvenimenti. Ecco allora che c’è un lui, un eroe- ladro con la E (e la L) maiuscola, veloce, forte, coraggioso, letale con le donne, ehm, con le gatte. Ebbene si, parliamo di un lui gatto, ma non di un gatto qualunque; parliamo de: Il Gatto con gli Stivali! Sempre alla ricerca di un qualcosa da sgraffignare, Gatto ora da la caccia ai leggendari fagioli magici, quelli che possono far crescere una pianta di fagioli appunto, talmente alta da arrivare in cielo, dove un castello custodisce gelosamente, l’oca dalle uova d’oro. Bottino troppo appetitoso per il bandito più temuto della Spagna. Nella ricerca però, Gatto incappa in un nemico temibile e terribile, la coppia Jack e Jill, coniugi orripilanti, temuti e determinati che hanno già con loro i mitici fagioli. La sera in cui Gatto programma il furto ai coniugi incontra lei, la gatta Kitty Zampe di Velluto,

Conferenza Stampa Inti Illimani, dove cantano le nuvole

La proiezione finisce 79 minuti dopo e l’atmosfera è serena, ma vibrante di energia vitale. La gente si stiracchia e c’è chi cerca di metabolizzare quanto ha visto; c’è poi chi sbadiglia e chi come me, con gli occhi lucidi non vede l’ora di saperne di più, sui retroscena della pellicola. Sul tavolo di fronte a noi sfilano i due registi, Francesco Cordio e Paolo Pagnoncelli, il Presidente della Distribuzione Indipendente Giovanni Costantino e Boris Sollazzo giornalista di Liberazione. Partono le prime domande circa l’intento che i due registi volevano trasmettere con il film, se far ruotare il tutto sul piano prettamente politico o se avevano un’altra idea e questi evidenziano quanto il loro scopo fosse invece quello di mostrare a tutti, gli Inti- Illimani attraverso la loro musica e il suo effetto sulla gente. Intento che arriva chiaro, se si ripensa alle registrazioni video che hanno composto e arricchito la pellicola, alle inquadrature mirate sui volti commossi e partecipi della fol

INTI ILLIMANI, DOVE CANTANO LE NUVOLE

Immagine
Casa del Cinema, sala Gian Maria Volonté, un ambiente piccolo, intimo e confortevole, si prepara alla proiezione del documentario musicale diretto dal gemellaggio registico Francesco Cordio e Paolo Pagnoncelli: ‘Inti- Illimani, dove cantano le nuvole’. Con l’inizio proiezione partono anche le prime note, quelle calde e commoventi del gruppo che ha smosso intere popolazioni. A parlare sono proprio loro, i componenti della band, volti familiari solo con qualche ruga e capello bianco in più, ma con la stessa luce ed energia, che narrando gli avvenimenti storici e politici dei loro anni d’oro, ci fanno rivivere una fetta di storia, che stranamente non suona cosi lontana dai giorni nostri. Il Cile e la dittatura di Pinochet sono la spina che tiene in vita i primi passi della band, quella che li costringe a vivere in Italia per 15 anni, che gli permette di viversi un’altra società per lungo tempo e di assorbire da questa tratti comuni di un popolo che condivide con loro, gli ardori rivoltos

IMMORTALS

Immagine
Grecia antica. Qui si lotta per l'immortalità, si lotta per essere IMMORTALS! Il re Iperione mette a ferro e fuoco intere città, alla disperata e ossessiva ricerca dell'arco di Ares, che gli serve per liberare i Titani imprigionati da Zeus, nel monte Tartaro. Gli dei osservano inermi i percorsi di vita umani, senza poter intervenire per non infrangere il libero arbitrio, ma non tutti sono d'accordo con l'inazione. La dea Atena prima fra tutte mostra chiari intenti di fermare il folle re, che stermina innocenti senza ritegno e di aiutare il giovane Teseo, semplice contadino ma istruito sin da bambino alla guerra, nel formare un esercito da lui guidato che sconfigga Iperione. Zeus, che si mantiene saldo sul divieto assoluto di intervenire è in realtà colui che, sotto le vesti di un vecchio amico di famiglia di Teseo, aiuta il ragazzo a divenire il semidio che in realtà è, perché concepito dal dio Poseidone che ha violato la madre del giovane. L'oracolo predice in una