FIDARSI DEL SENTIRE
Questa cosa del fidanzamento è una raffinatezza, una
civilizzazione del primitivo bisogno di dover marcare il territorio al mondo
intero.
Gli animali urinano sopra ciò che intendono definire di loro
proprietà e per questo inavvicinabile e cosi noi stupidi umani, abbiamo preso
esempio; però ci abbiamo costruito tutta una serie di rituali, abbiamo
addirittura scomodato delle divinità per sigillare il patto… sciocchi.
E vai che ci si prodiga in assurdi gesti per poter prima
attirare le attenzioni dell’oggetto desiderato e amato e poi altre fatiche per
potersi garantire una sorta “d’assicurazione d’eternità” su ciò che si è ( e SE
è) conquistato.
Ma sapete che vi dico?
Che chi si sente legato a voi, chi s’è anche suo malgrado
legato a voi, fa una cosa stupidissima: C’E’.
Mette la sua intera presenza a vostra disposizione, la
proietta persino da lontano pur di farsi e farvi sentire… non occorre altro che
porre l’attenzione sul SENTIRE.
Se lo senti, se lo percepisci, se quasi puoi sfiorare il suo
profilo anche quando non è con te e se senti il suo odore… allora lui c’è, t’appartiene
e vuole lo stesso da te.
E’ la cosa più ridicola del mondo, ma non riusciamo a darci
pace senza.
Fa paura pensare che tutte quelle persone che NON sentiamo,
in realtà non solo non ci appartengono ora, ma non ci sono mai appartenute
davvero.
E con quanta compassione e amorevolezza dovremmo poi riguardare
indietro noi stessi, per poterci perdonare di essere stati solo l’ennesima
vittima di una società del cazzo, fatua e priva di vera verità.
Perdoniamoci per aver solo voluto coronare un sogno che ci
dipingevano roseo e bellissimo, nutriente e appagante.
La vera sfida di oggi è fidarsi di ciò che uno sente.
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