Resti...





Ti ho dedicato tanto di quel tempo da sfinirmi le dita sopra innumerevoli penne e matite;
ti ho dedicato tante di quelle canzoni, da non poter quasi più accendere la radio.
La tua storia, il tuo capitolo è foderato di rosso e di nero,
di tutta la passione che ci esplodeva e di tutto il rancore e il dolore che, dopotutto, ci ha formati.

E torni nuovamente a farmi visita, seppur da vie traverse e il singulto nello stomaco è il medesimo di mesi fa.
E allora, perché non te ne vai per davvero?
Perché resti ancora dentro di me? Non ti ho forse affrontato e risolto?
Perché ancora tutte queste lacrime dopo quasi un anno che te ne sei andato?



Sei stato tanto importante per me, questo mi dico ed è l'unica spiegazione che riesco a darmi.

Perché tanta acqua passa ed è passata sotto ai ponti e tanta altra ne passerà, ma te resti, come un'antico scoglio che non si vuole sbriciolare alle onde.
Resti con potenza e con quel sorriso che un anno fa squarciò la mia realtà per catapultarmi nella tua.



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