Cantami...
Cantami, Oceano padre,
di quel giovane cosi ardimentoso,
che osò sfidare le tue ire per raggiungere il mio cuore.
Cantami, cantamene ancora,
che la mia anima ha sete di quell'Amore,
che sovente brama di toccare ancora
quel viso scolpito nel marmo d'Atene.
Cantami di come i suoi occhi magnetici chiamavano i miei languidi;
cantami di come la sua vicinanza faceva vibrare le viscere degli abissi;
cantami del suo tocco sulla mia pelle di Sirena...
Ora, cantami ancora del viaggio che intraprese
alla volta di Terre a me lontane..
ora...lasciami cantare del mio Tritone
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