RIFLESSIONE SU 'NEW MOON'
Voi tutti sapete quanto amo la saga di Twilight, i loro personaggi, i libri e la storia narrata. Il suo successo mi spinge continuamente a chiedermi il perchè, che va oltre i perchè ovvi e ogni giorno c'è un perchè nuovo che richiede risposta. Cosa hanno visto milioni di persone in questa saga? Cosa li aggancia cosi...di pancia? La storia di Twilight la conosciamo,
ma oggi voglio raccontare una storia.
ma oggi voglio raccontare una storia.
E' la storia di una ragazza asociale, introversa e per certi versi chiusa, che scopre per la prima volta di essere viva, quando si trasferisce a Forks, nello Stato di Washington, per vivere dal padre. Lì incontra i Cullen, una famiglia molto strana, dei quali s'innamora perdutamente, di Edward. Solo in seguito, Isabella Swan, la nostra protagonista ed eroina scoprirà che Edward e la sua famiglia sono vampiri. L'amore è corrisposto e in breve è in grado di riunire ragazzi, ragazze, donne e uomini di tutto il mondo, sotto il suo alone misterioso e romantico.
Ma c'è un' altra storia ancora.
E' questa la storia di una ragazza asociale, introversa e per certi versi chiusa, che scopre per la prima volta di essere viva, quando viene mollata dal fidanzato vampiro Edward Cullen. Solo dopo aver vissuto quella che io chiamo 'la fase larva' si renderà conto che c'è un mondo fuori da conoscere e che l'aspetta a braccia aperte. Questo mondo è rappresentato da Jacob Black, amico d'infanzia di Bella. Jacob è il figlio del migliore amico del padre di Bella e vive attorniato da strane credenze popolari della sua tribù, i Quileute, che sembra discendano direttamente dai lupi. Col tempo, Bella e Jacob scopriranno che non erano solo leggende e Jacob farà i conti con la parte lupo che vive in lui, quando scoprirà di potersi trasformare in licantropo. Bella è confusa e combattuta. Edward se ne è andato lasciandola sola, in balìa di quella che in effetti sarebbe potuta essere la sua vita, senza l'incanto dei Cullen. La presenza di Jacob è un buon medicamento alle sue ferite, ma si rende conto di provare di più per lui.
Ricapitolando: una ragazza, due "contendenti", la scelta. Dramma questo vissuto da molti e risolto con scelte più o meno condivisibili. Entrambe i contendenti sono belli, intelligenti e cosa proposta in maniera "commercialmente imbattibile", entrambe offrono l'eternità. Concetto sul quale riflettere. Entrambe porgono a Bella, la possibilità di una vita felice, piena e soddisfacente. Edward appartiene a una famiglia benestante e l'amore che lui prova per Bella è eterno e saldo, come la sua immortalità di vampiro e il suo corpo marmoreo. Jacob, seppur non naviga nell'oro, garantisce alla ragazza una vita felice, con un amore saldo e sicuro, come potrebbe essere quello di una famiglia. Poi il mio obiettivo riduce lo zoom e penso: è facile garantire l'eternità di una vita e anche di un sentimento, quando si vive in una città di 3120 persone! E' facile quando tra queste 3120 persone non se ne salva una per curiosità, originalità e maturità. E' facile quando la ragazza qui in questione, non ha mai avuto nessun tipo d'esperienza e d'improvviso le viene offerto il mondo! Chi altro avrebbe avuto dubbi? Tutti noi, se avessimo avuto il passato di Isabella Swan, quindi vuoto, non avremmo avuto il benchè minimo dubbio tra ciò che ci veniva offerto e quello che forse, ipoteticamente, si avrebbe potuto avere in un futuro più o meno lontano. Certezza per incertezza; facile.
Ma c'è un' altra storia ancora.
E' questa la storia di una ragazza asociale, introversa e per certi versi chiusa, che scopre per la prima volta di essere viva, quando viene mollata dal fidanzato vampiro Edward Cullen. Solo dopo aver vissuto quella che io chiamo 'la fase larva' si renderà conto che c'è un mondo fuori da conoscere e che l'aspetta a braccia aperte. Questo mondo è rappresentato da Jacob Black, amico d'infanzia di Bella. Jacob è il figlio del migliore amico del padre di Bella e vive attorniato da strane credenze popolari della sua tribù, i Quileute, che sembra discendano direttamente dai lupi. Col tempo, Bella e Jacob scopriranno che non erano solo leggende e Jacob farà i conti con la parte lupo che vive in lui, quando scoprirà di potersi trasformare in licantropo. Bella è confusa e combattuta. Edward se ne è andato lasciandola sola, in balìa di quella che in effetti sarebbe potuta essere la sua vita, senza l'incanto dei Cullen. La presenza di Jacob è un buon medicamento alle sue ferite, ma si rende conto di provare di più per lui.
Ricapitolando: una ragazza, due "contendenti", la scelta. Dramma questo vissuto da molti e risolto con scelte più o meno condivisibili. Entrambe i contendenti sono belli, intelligenti e cosa proposta in maniera "commercialmente imbattibile", entrambe offrono l'eternità. Concetto sul quale riflettere. Entrambe porgono a Bella, la possibilità di una vita felice, piena e soddisfacente. Edward appartiene a una famiglia benestante e l'amore che lui prova per Bella è eterno e saldo, come la sua immortalità di vampiro e il suo corpo marmoreo. Jacob, seppur non naviga nell'oro, garantisce alla ragazza una vita felice, con un amore saldo e sicuro, come potrebbe essere quello di una famiglia. Poi il mio obiettivo riduce lo zoom e penso: è facile garantire l'eternità di una vita e anche di un sentimento, quando si vive in una città di 3120 persone! E' facile quando tra queste 3120 persone non se ne salva una per curiosità, originalità e maturità. E' facile quando la ragazza qui in questione, non ha mai avuto nessun tipo d'esperienza e d'improvviso le viene offerto il mondo! Chi altro avrebbe avuto dubbi? Tutti noi, se avessimo avuto il passato di Isabella Swan, quindi vuoto, non avremmo avuto il benchè minimo dubbio tra ciò che ci veniva offerto e quello che forse, ipoteticamente, si avrebbe potuto avere in un futuro più o meno lontano. Certezza per incertezza; facile.
Se si resta con lo zoom su Forks, allora Bella ha solo l'imbarazzo della scelta, o meglio, cambia il tipo di scelta che si deve fare e allora, come poi dirà, la scelta si tramuterà non in una scelta tra un ragazzo e un altro, ma tra chi si vuole diventare e chi non si vuole diventare; su che tipo di vita si vuole avere e su che tipo di vita non si vuole avere. Vista cosi...la saga di Twilight è davvero una balla mondiale e vi prego di capire quale sforzo sto facendo per arrivare a dire questo; ma vedete quanti spunti di riflessione saltano fuori!
Tornando a monte. Quando si vive in una grande città come può essere Roma o New York e si ha una vita frenetica e piena, le proporzioni di ciò che vogliamo cambiano e allora vi chiedo: quanti di voi avrebbero ridotto le scelte della vostra vita a 2 ragazzi, quando c'è cosi tanto da scegliere? Quanti di voi avrebbero ridotto le scelte della vostra vita a 2 lavori, a 2 case...a 2?
Ognuno di noi, se potesse essere chiaro con se stesso direbbe che vorrebbe tutto, ma prima cosa fra tutte è che vorrebbe vivere! E vivere significa entrare nella vita, assaporarne il gusto agro-dolce, godere delle sue gioie e soffrire dei suoi dolori. Sperimentarsi e conoscersi e ogni giorno cambiare idea e rivalutare...
Ci è stata proposta questa come una scelta mondiale, ma se Bella avesse accettato l'idea di provare a vivere qualche anno senza Edward e Jacob, allora che sarebbe successo?
Tornando a monte. Quando si vive in una grande città come può essere Roma o New York e si ha una vita frenetica e piena, le proporzioni di ciò che vogliamo cambiano e allora vi chiedo: quanti di voi avrebbero ridotto le scelte della vostra vita a 2 ragazzi, quando c'è cosi tanto da scegliere? Quanti di voi avrebbero ridotto le scelte della vostra vita a 2 lavori, a 2 case...a 2?
Ognuno di noi, se potesse essere chiaro con se stesso direbbe che vorrebbe tutto, ma prima cosa fra tutte è che vorrebbe vivere! E vivere significa entrare nella vita, assaporarne il gusto agro-dolce, godere delle sue gioie e soffrire dei suoi dolori. Sperimentarsi e conoscersi e ogni giorno cambiare idea e rivalutare...
Ci è stata proposta questa come una scelta mondiale, ma se Bella avesse accettato l'idea di provare a vivere qualche anno senza Edward e Jacob, allora che sarebbe successo?
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