FULL METAL JACKET
Storico film del 1987, Full Metal Jacket è il nome del rivestimento in rame, delle pallottole usate dai Marines, ed è un film tratto dal romanzo 'Nato per uccidere' ('The short timers') di Gustav Hasford. Come tutte le pellicole firmate Stanley Kubrick che si rispettino, Full Metal Jacket si piazza nella memoria collettiva, grazie ad alcune scene epiche, che gli fanno occupare il 95'esimo posto nella classifica AFI's 100 Years ... 100 Thrills.
Trama & Analisi.
La pellicola può essere analizzata suddividendola in due parti.
Nella prima parte vengono presentati i personaggi principali, come Joker e Palla di lardo, due cadetti in addestramento a Parris Island, dove il terribile e al contempo comico, sergente istruttore Hartman addestra le sue reclute con durissimi allenamenti quotidiani e una ferrea disciplina.
Joker si distingue dagli altri suoi compagni, grazie a uno spirito critico e ad una sfacciata ironia, che ne farà il "personaggio- camera" dell'intero film; ovvero quel personaggio che è parte integrante della pellicola e al contempo telecamera, o "occhio segreto" che permette allo spettatore di osservare la trama sviscerandone aspetti più ampi.
Palla di lardo è invece la pecora nera dell'intero gruppo. 'Grosso e bambacione' si direbbe gergalmente, Palla di lardo affronta il suo primo incontro con Hartman ridendogli letteralmente in faccia, cosa che gli fa subito affibbiare il ridicolo soprannome e marchiare a vita nel gruppo come imbecille e pappa molla. Nonostante il continuo disprezzo che Hartman mostra verso i ragazzi, i suoi modi rigidi cominciano a portare i suoi frutti e persino Palla di lardo alla fine, si rivela valido in qualcosa: come tiratore. Messo in coppia fissa con Joker, perché ritenuto sprono, Palla di lardo cova segretamente un rancore profondo che esplode la notte in cui recitando il 'Credo del fuciliere' (http://it.wikipedia.org/wiki/Credo_del_fuciliere) uccide Hartman e poi si spara in bocca, sotto gli occhi attoniti di Joker, che tenta fino in ultimo di fermarlo e farlo ragionare.
Nella seconda parte della pellicola viene vissuta invece la guerra del Vietnam attraverso gli occhi di Joker, che rifiutandosi alla violenza stando negli squadroni è il giornalista della rivista militare Stars & Stripes. Anche in questo contesto, Joker si mostra la voce fuori dal coro, opponendosi alla richiesta della rivista di 'un bel finale', ovvero di scrivere articoli contenenti morti, sangue e assassinii, anche dove non se ne sono visti (?), cosi, per fare rumore. Stizzito dal sarcasmo di Joker, il capo redattore lo manda proprio nel cuore del conflitto, dove rincontra il suo vecchio compagno di addestramento, Cowboy.
Analisi dei personaggi
Il film è costellato da tanti personaggi, ma quelli più salienti che vale la pena analizzare sono certamente Joker e Palla di lardo.
Joker-Il Rifiuto-La Ribellione Sarcastica si muove nel contesto bellicoso con un senso lontano, vago, come se fosse in un sogno; come se realmente non volesse stare li, ma ci fosse finito per caso e si ritrova ad assistere ad una realtà atroce, con conseguenti risvolti psicologici agghiaccianti. E' il primo a rompere il gelo di disciplina, calato alla presentazione del sergente istruttore Hartman, ed è il primo a spogliarsi di quella finzione di cui gli altri sono invece coperti, prendendosi oneri e onori. Questo suo modo beffardo gli fa guadagnare rispetto e stima da parte dei suoi compagni e da Hartman e in seguito, il ruolo di "insegnante" di Palla di lardo. Dopo aver assistito al suicidio di Palla di lardo, Joker è come se subisse una sveglia; in quel momento gli si accende la famosa lampadina e il rifiuto di quella filosofia bellica si fa certo al 100%. E' proprio questo rifiuto a spingerlo a viversi la guerra da dietro le quinte, scrivendone gli orrori, descrivendone le assurdità prendendole però di striscio. Il suo stesso personaggio è spaccato a metà, il che è palese dalla spilla col simbolo della pace che indossa sopra la mimetica e dall'ironico 'Born to kill' che ha scritto sull'elmetto, visto che non ha mai ucciso nessuno. Egli si prende in giro da solo, oltre che a sfottere tutti gli altri e tutto il contesto in cui vive.
Palla di lardo-Il Tentativo d' Omologazione-La Ribellione Estrema è l'alter-ego di Joker. E' quella parte che tenta di unirsi a quella realtà, esserne parte integrante, ma che per incapacità naturale non riesce ad essere. Egli accusa tutti i colpi, fisici e verbali, sia da parte del sergente Hartman sia dai suoi compagni e si muove senza considerazione minima delle conseguenze; lezione che però impara presto dopo aver nascosto una ciambella nel suo baule e dopo aver fatto pagare il prezzo di questo, a tutti i suoi compagni eccetto che a lui. Il sergente Hartman infatti, stanco di punire Palla di lardo capovolge le responsabilità dall'individuo al gruppo intero, punendo tutti per errori commessi solo da Palla di lardo. La sera stessa viene legato e imbavagliato e colpito da tutta la camerata, questo gli fa capire che il suo modo di fare non è tralasciabile e che la punizione poi sarà maggiore dello smacco. Arrivato a saturazione di insulti e punizioni, stanco di essere in un contesto inaccettabile pur avendo imparato a viverci, Palla di lardo si toglie la vita perdendo completamente se stesso e il senno, ribellandosi definitivamente a quel tutto.
Joker e Palla di lardo si fanno specchio e continuano a farlo anche dopo la morte di Palla di lardo. Entrambi sono fuori da quel contesto, non lo vogliono eppure sono costretti a viverci. Entrambi subiscono cose per loro inaccettabili; Joker l'assurdità dei valori militari, la violenza e la morte, Palla di lardo l'umiliazione profonda e il disprezzo. Entrambi attuano una Rivoluzione Silenziosa, fino allo scontro faccia a faccia nel bagno della camerata, in cui Joker di fronte a Palla di lardo con in braccio il fucile e pronto a far fuoco dimostra quanto poco coraggio ha nel prendere e andare via da li, rifiutando per davvero quella vita, in confronto al compagno che, seppur in maniera folle, FA qualcosa per uscirne. Joker accetta silenziosamente quella vita, ci si trova un posticino in cui vivere e va avanti a colpi di sarcasmo; Palla di lardo accusa quella realtà, finge accettazione e finisce in un colpo, quello che si spara in bocca.
Visto cosi, Full Metal Jacket ha ben poco a che fare con la guerra; in realtà credo fermamente che il contesto sia stato scelto solo per estremizzare ancor più una situazione psicologica di per se devastante, come può esserlo il senso d'accettazione propria e di un gruppo o più in grande, di una realtà (quale migliore di quella bellica?). Anche il senso d'alienazione, il rifiuto, la dualità e la sempre più certa sindrome borderline di cui ciascuno è preda sono temi che costellano il film; non ultimo il razzismo, la diversità intesa in senso generale e l'accettazione di questa.
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