Agora

Fine IV secolo, Alessandria d'Egitto, gli scontri tra la religione cristiana e il paganesimo mettono a ferro e fuoco le città. In questo scenario di dispersione, disperazione e morte, come fosse una bolla protetta dal resto del mondo, Ipazia(Rachel Weisz), affascinante filosofa riporta alla luce gli studi compiuti da Aristarco, che ponevano il Sole al centro del sistema solare. Ipazia però, non può astenersi per sempre dal suo contesto storico- politico e si trova a fare i conti anche col suo ruolo di donna, trovandosi contesa dall'allievo Oreste e il suo schiavo Davo. Quest'ultimo, fedele fino alla morte alla sua padrona, si lascerà conquistare dalla religione cristiana e si convertirà, abbandonando cosi, il suo grande amore.
Regia di Alejandro Amenabar uscito in Italia nell'Aprile 2010 viene presentato a vari concorsi, tra cui quello di Cannes, come film fuori concorso. Amando teneramente Rachel Weisz, per la sua eleganza e la sua raffinatezza, non posso certo dire che la sua interpretazione è stata brutta, ma ammetto che il film può risultare, a volte, eccessivamente "spaccato"; quasi ci si dimentica, infatti, della storia di Ipazia e sembra quasi che il regista abbia voluto usare il pretesto della figura di Ipazia, realmente esistita ma di dubbia origine i suoi studi, per mostrare la durezza di quel periodo. A parte questo è un film che vale la pena esser visto, perché interessante, fatto tecnicamente bene e poi...e poi perché c'è Rachel Weisz!!!

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