IL LADRO DI ORCHIDEE

Il rinomato sceneggiatore Charlie Kaufman entra in crisi per la realizzazione della sceneggiatura, del romanzo intitolato 'Il ladro di orchidee' scritto dall'affermata giornalista, Susan Orlean. Il viaggio alla ricerca della giusta ispirazione, lo conduce a New York, su consiglio del fratello gemello Donald, dove Charlie tenta di conoscere meglio la scrittrice, ma invano. Il suo temperamento, infatti è di indole introversa, timida, la sua mente complessata e si oppone drasticamente a quella del fratello, che invece è carismatico, frizzante, espansivo e intraprendente. Nasce una competizione, che porta però all'unione dei due fratelli, anziché alla divisione e in ultimo è Donald ad incontrare Susan e ad intervistarla. Le risposte della giornalista però risultano false a Donald, che convince il fratello a volerne sapere di più pedinando la scrittrice, fino alla scoperta di una relazione extraconiugale di questa, con John Laroche, botanico e protagonista del suo romanzo. I fratelli vengono in seguito scoperti dalla coppia e questa tenta in tutti i modi, di bloccare i due e di evitargli la rovina.
Film del 2002 diretto da Spike Jonze con interessante montaggio e ottima padronanza del flash-back. La storia infatti nasce e s'intreccia, con continui salti avanti e indietro nel tempo conferendo un'elasticità al film, non comune. L'esplicazione dei ragionamenti di Charlie, molto simile come personaggio, a quello di Stephan di 'L'arte del sogno' rende il film quotidiano e realistico. Chi di noi infatti, non segue costantemente le ben conosciute 'pippe mentali'?
Interessante il rapporto tra i due gemelli, identici nell'aspetto, ma opposti caratterialmente; il disappunto e la competizione, che infine mutano in messaggi come: 'L'unione fa la forza', 'In 2 ci si compensa', 'Anziché essere diversi e stare lontani, sapere di essere diversi, ma preziosi l'uno per l'altro'. E' Donald infatti, a conferire nuova vita a Charlie, a infondergli coraggio, ed è come se alla fine i due si fondessero in uno solo.
Con uno smacco ironico della ruota della vita, Donald tenta la carriera di sceneggiatore, proprio nel momento in cui il fratello si trova in crisi e la riuscita del primo nella creazione di una sceneggiatura di successo e prossima a realizzazione filmica trascina Charlie, al fondo del suo male. Nonostante però gli inevitabili scontri, Donald si dimostra l'unico in grado di aiutare Charlie e questo si lascia aiutare rompendo anche i suoi schemi mentali, come x es. :' I corsi di sceneggiatura sono tutte puttanate', riferendosi al corso che segue il fratello, tenuto da un tale Robert McKee, che si rivela poi ennesimo aiuto per Charlie.

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