Il Diario di Bridget Jones


IL DIARIO DI BRIDGET JONES.
Grassoccia, ubriacona, 32 enne e single.
Bridget Jones lavora nell'editoria e passa le sue giornate narrando fedelmente nel suo diario, gli avvenimenti della sua vita.
Con leggerezza e ironia, Bridget ci mostra chi è a cominciare dalla sua famiglia, con la madre volgare e frizzante e il padre pantofolaio, poi gli amici, classificandoli con stereotipi come il gay, la sarcastica che spara ogni 2 per 3 parolacce e l'eterna maltrattata dal fidanzato, definito "il perfido Richard"che però non si decide a mollare.
Quando Bridget arriva a parlare del suo capo, l'affascinante Daniel Cleaver però, la sua ironia si ammorbidisce e diventa più malinconica, più ... donna!


Bridget vuole un fidanzato, ma vuole stare lontana dai latin lover- eterni bambini che per tenere alto il loro ego, ci provano con ogni cosa che cammini e sa che Daniel è esattamente quel tipo. Inutilmente però, la sua consapevolezza la salverà; infatti da li a breve i due entreranno in una passionale e burrascosa relazione, fatta di mutandoni della nonna e donnine nascoste in ogni angolo di casa.


Accade però che il giorno di Natale, Bridget è a casa in una delle numerose feste organizzate dalla madre e li incontra Mark, un noto avvocato recentemente divorziato, che indossa un'improbabile maglione verde scuro, con un'alce ricamata sopra, regalo della madre.

Bridget, sarcastica ma disperata, commenta il maglione e tenta qualche battuta nella speranza di sciogliere Mark, ma inutilmente. Qualche istante dopo, Mark commenta Bridget alla madre, dandole dell'ubriacona volgare e vuota. Da quel momento è guerra aperta per Bidget e ogni volta che i due si incontreranno ci saranno malintesi e non detti che intrecceranno ancor più i due personaggi.
Mark e Daniel però si conoscono molto bene, perché ...
perché ve lo dovete vedere. ^.^

E' un film che è passato alla storia e che ha raccolto numerose seguaci nel mondo, di single ultra trentenni, disperate e incattivite, che passano le loro giornate a desiderare l'amore, pur fuggendo da qualsiasi cosa gli somigli.


Io sono una di queste, lo ammetto, non ancora trentenne, ma per il resto si.
Bridget è consapevole del suo corpo, del mondo che la circonda, della gente che la circonda ed è proprio questa sua consapevolezza, il tratto distintivo che le darà forza e intelligenza, per superare elegantemente (manco troppo) le situazioni che le capiteranno.
Con le delusioni e le piccole vittorie, Bridget impara a capire chi è e cosa vuole e se davvero lo vuole, cresce e supera le rigidità e talvolta l'ottusagine tipica di chi ha imparato a difendersi dal mondo a suon di sarcasmo e cinismo.
La protagonista si circonda solo dei consigli degli amici e dell'alcol, si protegge al massimo
Comico, leggero ma al contempo che lascia un segno, IL DIARIO DI BRIDGET JONES è certamente meritevole di essere visto, visto, visto e ancora visto, visto visto e rivisto ...

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