THE DREAMERS



1968 Matthew è un giovane universitario che vive in Francia per imparare bene la lingua. Affascinato dalle pellicole proiettate al Cinémathèque francaise, finisce per esserne cliente assiduo e un giorno vi incontra Isabelle e suo fratello gemello Théo, anch'essi amanti del cinema e attivisti contro la repressione e la censura cinematografica.


In assenza dei genitori dei gemelli, Matthew si trasferisce da loro per un mese, quindi si trova a convivere con i suoi nuovi amici e a scoprire, nell'intimo, il rapporto che li lega.
Incesto(?), malizia, sesso, perversione, cultura, filosofia e politica, il tutto innaffiato da dosi massicce di alcol e cibo rimediato, in un grande e sporco appartamento cunicolare stile barocco, pieno di vite sature di storia, con pareti tappezzate di icone come Mao Tse Tung e Che Guevara.
La casa di Isabelle e Théo è un nido pari a un microcosmo, dove l'essenza stessa dei ragazzi è velata dalla necessità impellente di apparire in un modo profondamente diverso da quel che in realtà sono.

Come le migliori strutture filmografiche, i personaggi principali sono 3, numero perfetto e simbolo di equilibrio.

ISABELLE.

E’ bella e provocatrice, ma come spesso accade ai personaggi con queste caratteristiche è cosi perché gioca. Il suo femminile è quello tipico di una ragazza molto giovane, che sperimenta il suo “potere” nel bene e nel male, a volte perdendo la misura tra questi due. La realtà è un’altra e lo dimostra la sua camera, che rappresenta l’anima stessa di Isabelle, un forte contrasto con gli ambienti in cui generalmente vivono i ragazzi e col resto della casa. Isabelle è romantica, sognatrice, ingenua e infantile; è la Reginetta amata, servita e riverita dai suoi amici- amanti; impartisce ordini e organizza giochi con tanto di penitenze da lei stessa imposte ai perdenti, vissute col tipico gusto del carnefice. Epica la scena proprio nella cameretta di Isabelle, dove lei perde il controllo, al sentire il fratello in compagnia di un’altra ragazza. Isabelle è morbosa verso Théo, tanto che non è MAI uscita con un ragazzo all’infuori di lui, nonostante sia una bellissima ragazza. S’invaghisce di Matthew proprio perché per lei rappresenta l’evoluzione, la crescita e quindi la guarigione alla dipendenza da Théo.

THEO.

Fascinoso, bohémièn, il più attivo tra i gemelli dal punto di vista politico, misterioso (quasi pericoloso), vive un rapporto conflittuale e al contempo pieno di stima e rispetto col padre; il classico scontro generazionale che si può sintetizzare con queste due frasi ‘ ai miei tempi’ e ‘ il futuro è …’, dove entrambi desiderano apportare un cambiamento positivo nel mondo, con ciò che loro la vita ha insegnato. Un bohémièn come ho detto, si, ma borghese, pieno di se e dei suoi libri, poco predisposto alla messa in discussione.
Théo non si rende conto della particolarità di relazione che ha con la sorella e sgrana gli occhi, realizzandolo, quando Matthew li obbliga a vedere che non è normale, anche per due gemelli stare SEMPRE insieme, persino al bagno.

MATTHEW.

E’ un ragazzo bravo, onesto, pudico, sincero come i suoi grandi fanali blu. Cresciuto in una famiglia standard dove raramente gli lasciano casa per lunghi periodi, Matthew sente però forte il desiderio di evasione, di perversione, di provare cose nuove, al limite dell’umano e s’innamora subito dei suoi amici francesi, proprio perché gli offrono tutto questo. Con i gemelli, Matthew ritrova l’entusiasmo giovanile alla vita, alle risate, alla condivisione con qualcuno che “parla la sua stessa lingua”. La funzione di Matthew nel triangolo è l’essere oggettivo. Egli è molto attento al rapporto dei gemelli; dapprima ne è affascinato, poi ne è spaventato, poi si lascia coinvolgere e in ultimo sollevando il velo d’apparenza e ipocrisia sceglie per se, in rispetto di se.

THE DREAMERS (I SOGNATORI) è del 2003 ed è diretto da Bernardo Bertolucci. Basato sul racconto di Gilbert Adair 'The holy innocents', The Dreamers ha come interpreti dei 3 ragazzi: Eva Green (Isabelle), Michael Pitt (Matthew) e Louis Garrel (Théo).
Gli attori sono stati semplicemente eccezionali, perché il film è carico in ogni scena di una forte tensione, sia fisica, sia emotiva, sia mentale e sono stati in grado di amalgamarsi, ma allo stesso tempo di differenziarsi, caratterizzandosi molto.

Il film è un'opera d'arte, fluido e avvincente trascina completamente ed è intelligentemente alleggerito da alcuni rimandi a vecchi film di quegli anni:

  • Bonde a part: i 3 ragazzi corrono per il Louvre;
  • Il corridoio della paura: film proiettato all'inizio del film che Matthew guarda alla Cinémathèque;
  • La cinese: un poster del film appare appeso in casa dei protagonisti;
  • Venere Bionda: recitata da Isabelle;
  • Freaks: citato dopo la corsa al Louvre con «Lo accettiamo, uno di noi!»;
  • La regina Cristina: mitica scena in cui Isa memorizza la stanza;.
  • Fino all'ultimo respiro: con la frase «New York Herald Tribune!» la prima notte in cui i 3 stanno insieme;
  • Mouchette: quando Isabelle tenta di uccidersi con il gas;
  • Gioventù bruciata.
I principi cardini sui quali gira la pellicola sono certamente l' apparire e l' essere, ma anche l'ipocrisia tipica dei borghesi che fanno grandi discorsi sulle rivoluzioni e sui poveri, ma se ne stanno comodi in casa a bere vini costosi e a straparlare senza prendere fisicamente parte attiva nelle rivoluzioni stesse.
Matthew è un elemento importante che offre ai gemelli, la possibilità di crescere, uscendo dal loro guscio, dalla loro casa, dove tutto è ovattato e ben protetto.
Saranno in grado Isabelle e Théo di cogliere l'evoluzione?

SPLENDIDO!

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