DEVIL

TRAMA
Il detective Bowden indaga su uno strano caso di suicidio, mentre giunge al palazzo dove è probabilmente accaduta la disgrazia. Uno strano biglietto d'addio getta il detective in sospetti e dubbi. Viene chiamato poi per un caso altrettanto bizzarro avvenuto nello stesso palazzo; 3 uomini e 2 donne sono rinchiusi in un ascensore, sospesi nel vuoto, nelle vicinanze del 22°piano di un grattacielo. La vigilanza li tiene sotto controllo con le telecamere di sicurezza, ma l'audio interno all'ascensore è difettoso, x cui le vittime possono soltanto ascoltare le guardie, ma non farsi sentire. L'elettricità va e viene e nei momenti in cui questa è fuori uso accadono cose strane; la ragazza viene ferita e uno degli uomini viene ucciso con un pezzo di vetro conficcato nella giugulare, fatto troppo preciso x poter essere solo un incidente. La tensione è un crescendo continuo e i sopravvissuti cominciano ad accusarsi a vicenda.

ANALISI.
Film recentissimo!
Del 2010 diretto da John Erick Dowdle, con Chris Messina nel ruolo del detective Bowden. Un thriller leggermente tinto di rosso, con grande suspance, ma ritmo 'spacca ginocchia'! Un 'Gluedo' ambientato anziché in una lussuosa villa, in un ascensore; genialata, considerato l'ovvio effetto claustrofobico che produce nel pubblico! Abbiamo un'anziana signora, una bella ragazza, un giovane intelligente, un uomo privo di classe e decenza e un buon uomo redente dal passato, chi sarà l'assassino?
A condire ulteriormente questa pellicola è l'alone esoterico e misterioso, radicato in una leggenda messicana narrata da Ramirez, guardia del palazzo che assiste alla vicenda e voce narrante dell'intero film, che aggancia l'attenzione e fa scattare i perché.
Più vite legate in un' unica sorte, dove il finale è la famosa ciliegina sulla torta, che chiude la vicenda ciclicamente. Il destino di un gruppo di gente, attorcigliato su una corda; passati oscuri che trovano illuminazione in una tragica giornata, apparentemente normale.
Da notare la presenza chiara e costante dei numeri: l'edificio 333 e l'ascensore numero 6, cifre che si avvicinano al quid diabolico 666.
Buona l'idea di far cominciare il film, con l'immagine della città di Philadelphia sottosopra, simbolo di rovesciamento e sconvolgimento generale, leggero senso ironico e amaro Fato.
I dialoghi sono niente male, eccetto alcuni bassi tentativi di risultare simpatici e la durata del film è equilibrata, nonostante la palese volontà di 'allungare la medicina' il più possibile, fermandosi però agli 80 minuti.
Non è un film eccezionale e resta molto più sul thriller, che sull'horror. Non è cosi spaventoso, quindi anche quelle persone meno abituate possono farcela! ;)
Buona visione!

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