IN COMPAGNIA DEI LUPI



Licantropia, Cappuccetto Rosso e filosofia: In Compagnia dei Lupi è un film del 1984 con Angela Lansbury nei perfetti panni della nonna e Sarah Patterson in quelli di Cappuccetto, che qui si chiama Rosaleen.

Il film si snocciola su 3 piani della realtà e va di pari passo con l'Ego, l'Io e il Super Io filosofico.
Il primo piano è quello dei giorni nostri, dove una ragazza dorme, nel mentre che la sorella, alla porta bussa per farla svegliare.
Il secondo piano è quello in cui la protagonista Rosaleen è una ragazza di un villaggio nel bel mezzo di un bosco infestato da leggende circa i lupi e 'gli uomini dalle sopracciglia unite al centro'.
Il terzo e ultimo piano è quello in cui vengono mostrati i retroscena storici, come le leggende raccontate dalla nonna a Rosaleen.

In un continuo sali-scendi, la storia mescola realtà, favola e leggende all'inizio confondendo, poi grazie alla circolarità della trama, tutto trova il suo ordine.

Ambientazioni da favola accompagnate dal brivido dell'istinto violento del lupo, buon pizzico di horror e scene splatter.
In compagnia dei lupi è sorprendente perché psicologico, ma lento ritmicamente; a volte sembra perdersi, dimenticandosi del dove vuole arrivare, per poi improvvisamente ritrovarsi e proseguire anche con una dose di ironia.


Scartabellando su internet trovo titoli come questi accompagnati da recensioni fantasmagoriche, che di certo vivono di contestualizzazione. Per quei tempi, infatti, questa pellicola era certamente notevole e il regista, Neil Jordan, un visionario.

Tratto dalla raccolta La camera di sangue di Angela Carter, In compagnia dei lupi è ricco anche di morale, come il classico diffidare dal bosco se non ne conosci i misteri e dagli uomini dalle sopracciglia folte, sinonimo di disonestà.
Ma anche una ripresa all'eterna lotta tra istinto e ragione, tra primordi ed evoluzione che qui si esprimono nella nonna, chiaro lume di ragione per la giovane Rosaleen e i lupi, minaccia di un impulso irrefrenabile, sempre alle spalle.























Effetti speciali niente male, anche se ad oggi sono poco più che pupazzi di gomma!

Commenti

  1. Gran bel film, la prima volta che lo vidi, da ragazzino, mi aveva letteralmente terrorizzato, con quella sua atmofera quasi rarefetta propria dei peggiori (o migliori) incubi.
    Da adulto, rivedendolo, è venuta la paura, ma devo dire che me lo sono gustato tantissimo in tutti i suoi aspetti più complessi, che da ragazzino non ero riuscito a cogliere.
    Bel film, se ombra di dubbio.

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  2. Si è stata strana l'atmosfera in cui mi ha immersa...c'era molta sospensione, molta vaghezza e confusione, però è stato un "viaggio" piacevole! Grazie per il tuo commento Fra! ;)

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